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Capitale italiana della cultura 2025, il titolo va ad Agrigento: battute le tre città umbre (foto)

Sarà Agrigento la città Capitale italiana della cultura 2025: battuti gli altri dieci progetti finalisti, quelli delle umbre Assisi, Orvieto e Spoleto, ma anche quelli di Aosta, Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Pescina (L’Aquila) e Roccasecca (Frosinone). A Roma, al ministero della cultura dove l’annuncio della città vincitrice è stato dato alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano, era presente il sindaco Stefania Proietti, insieme agli altri sindaci candidati, mentre ad Assisi è stata allestita una diretta nella Sala della Conciliazione.

A deciderlo la Giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Isabella Valente.Questa la motivazione dell’assegnazione ad Agrigento del titolo di Capitale italiana della cultura 2025 letta da Sangiuliano: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione tra individuo, il prossimo e natura, coinvolgendo l’isola Lampedusa e i comuni della provincia, e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse territoriale, nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale, proposta in un’ottica di innovazione e promozione e sviluppo socio-economico che trova ispirazione in concept moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cuoltura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria“.

Le dieci città hanno dimostrato visione e organzizazione del territorio e non hanno voluto nascondere le loro fragilità“, ha detto il presidente della commissione giudicatrice e direttore di Leggo Davide Maria De Sario. “Abbiamo visto e sentito professionalità e passione: ci sarà una sola capitale ma le altre nove sappiano che il loro progetto è interessante e valido, questi progetti non meritano di andare dispersi, vanno aiutati e supportati“, ha aggiunto. (Continua dopo il video – link diretto)

La ricchezza di luoghi è qualcosa che abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia. La storia ci ha baciato e abbiamo avuto migliaia di anni di storia con un unicum basato sulla sovrapposizione di diverse civiltà che si sono sedimentate sul nostro territorio. Da giornalista sono stato un appassionato dei luoghi d’Italia“, ha detto il ministro Gennaro Sangiuliano. Nel suo discorso introduttivo, il ministro ha ricordato le grandi ricchezze dell’Italia, la capacità di fare impresa ma anche il fatto che “ogni Comune è uno scrigno di tesori: e per questo mi vedrete arrivare, anche senza preavviso, anche per visitare e scoprire le vostre bellezze“. Sangiuliano ha anche comunicato che dall’anno prossimo accanto alla capitale del libro e della cultura ci sarà anche la capitale dell’arte contemporanea e che i progetti presentati per Capitale italiana della cultura 2025 saranno comunque sostenuti e supportati in qualche modo.

Pochi minuti dopo la sconfitta nella corsa a Capitale italiana della cultura 2025, arriva il messaggio del sindaco Stefania Proietti. “Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questa candidatura per Assisi. Grazie alla comunità e ai sindaci del territorio, alle associazioni e ai cittadini, ai giovani e al consiglio comunale dei ragazzi, per aver condiviso e appoggiato con forza il progetto. Grazie a quanti, da ogni parte del mondo, hanno fatto arrivare amore ed entusiasmo per la città. Grazie ai nostri uffici e allo staff. Siamo convinti che Assisi sia già una Capitale: Capitale di Valori e Capitale del Cuore di tutti! Assisi creature e creatori è un progetto bellissimo e che andrà avanti, perché il 2025 sarà un anno eccezionale per Assisi. Noi abbiamo presentato un progetto davvero bello ed ambizioso, mettendo al centro il Cantico delle Creature e tutti i valori di cui la nostra Città è simbolo prezioso e imperituro. Un progetto che deve andare avanti, per noi cittadini ma soprattutto per l’Italia e per il mondo. Perché abbiamo una certezza: nel 2025 ci sarà bisogno di Assisi capitale di valori, ne avranno bisogno la cultura italiana, l’Italia, il mondo! È questo che ci ha così motivato nella candidatura, e che ci motiverà verso il 2025 e verso il grande centenario francescano del 2026! Grazie di cuore!”.

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