con-la-lollobrigida-se-ne-va-una-delle-ultime-dive-italiane-|-culturaidentita

Con la Lollobrigida se ne va una delle ultime dive italiane | CulturaIdentità

Con Gina Lollobrigida se ne va una delle ultime dive del nostro cinema. Resta solo quella che è stata la sua più grande rivale: Sophia Loren.

La loro è stata una delle rivalità più famose e antiche nel mondo dello spettacolo italiano, una sorta di Borg-McEnroe, Lauda-Hunt, Mazzola-Rivera.

Tutto era nato per colpa di Pane, amore e… il primo film della celeberrima tetralogia senza la “Lollo” e la sua leggendaria Bersagliera ma nata molto prima, o forse addirittura mai. Si dice che Gina dopo ormai due film nei panni di Maria De Ritis, avesse alzato così tanto la richiesta di compenso, da spingere i produttori a guardare altrove, alla ricerca di una nuova protagonista e la scelta ricadde su colei che a soli 20 anni veniva salutata come l’astro nascente della cinematografia italiana, per talento e bellezza: Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, in arte Sophia. Alla notizia della scomparsa della collega-rivale si è comunque detta “profondamente scossa e addolorata”.
Entrambe non sono state solo “nostre” ma hanno avuto un grande respiro internazionale.

La Lollo ha lavorato con registi come John Huston, che la diresse in Il tesoro dell’Africa (1953), Vincent Sherman o Carol Reed. Per le sue interpretazioni vinse diversi premi, tra cui un Golden Globe per il film Torna a settembre, sette David di Donatello e due Nastri d’argento.
Tanta roba per chi era nata a Subiaco, non certo terra di numerose possibilità artistiche. Talento e perseveranza fecero il resto, portandola lontano dalla provincia romana.

Frequentò l’Accademia di belle arti a Roma e per mantenersi posò, sotto pseudonimo, per i primi fotoromanzi. Nel 1947 partecipò a Miss Roma, si classificò seconda e venne invitata a Stresa per le finali di Miss Italia, dove arrivò terza. Cominciò a recitare a 17 anni; nel 1944, interpretò il ruolo di Corinna nella commedia Santarellina di Eduardo Scarpetta, uno dei più importanti commediografi italiani del Novecento. Negli anni Cinquanta cominciò ad acquisire una certa notorietà in Italia, posando il primo mattoncino della sua dimensione transnazionale in Francia dopo aver recitato nel film Fanfan la Tulipe, del regista Christian-Jaque.

Indimenticabile anche la sua fata turchina nel Pinocchio televisivo di Luigi Comencini. Dopo anni di ritiro dalle scene per dedicarsi a scultura e fotografia. Tornò a recitare solo nel 1995 con il film Cento e una notte di Agnès Varda in cui interpretava la moglie di Jean-Paul Belmondo.

Nel 2018 le fu dedicata una stella nella Walk of Fame a Hollywood, il celebre marciapiede di Los Angeles in cui sono incastonate quasi 3mila stelle a cinque punte che celebrano i personaggi considerati importanti per la storia dello spettacolo statunitense.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *