Roma, 16 gen – “Salve, sono il geometra Andrea Bonafede”. Così Matteo Messina Denaro, il super boss della mafia arrestato oggi, si presentava in clinica (e probabilmente non solo lì). Esibiva una finta carta d’identità dalla quale risultava nato a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, il 23 ottobre del 1963 e residente nello stesso comune in via Marsala 54.

Da una rapida ricerca su Google Maps, ecco una foto la via del suddetto paese siciliano dove il finto Bonafede sosteneva di vivere:

Nel documento, del quale è entrata in possesso l’agenzia Adnkronos, si legge che Andrea Bonafede è alto 1,78, calvo e con gli occhi castani. Segni particolari: “nessuno”. La carta d’identità, cartacea, risulta emessa l’8 febbraio 2016, con scadenza il 23 ottobre del 2026. Ovviamente è un documento senza alcun valore ufficiale, eppure Messina Denaro lo utilizzava “tranquillamente” per presentarsi nei luoghi in cui gli veniva richiesto. Al contrario di quanto riportato sulla finta carta d’identità, il boss è nato a Castelvetrano il 26 aprile 1962.

La Redazione

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