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Donna incinta scatenata al pronto soccorso: 'strascino' e graffi a infermiera per la troppa attesa – Il Riformista

Afferra e tira i capelli per 4 minuti

Redazione — 4 Aprile 2023

Donna incinta scatenata al pronto soccorso: ‘strascino’ e graffi a infermiera per la troppa attesa

Afferrata per i capelli e graffiata sul collo. E’ l’incubo vissuto da una infermiera aggredita da una donna incinta arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino perché lamentava dolori al basso ventre.

L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 3 aprile. A denunciarlo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, da anni in prima linea nel difendere e tutelare il lavoro dei sanitari. “Verso le 18 giunge al triage del pronto soccorso una paziente gravida di circa 40 anni che lamentava dolori al basso ventre” si legge nella nota.

“Viene prontamente assistita e fatta sedere dall’infermiera triagista che inizia a effettuare l’accettazione anagrafica e di triage. All’improvviso, senza alcun motivo, la paziente da dietro, in preda ad un vero e proprio raptus, aggredisce l’infermiera triagista iniziandole a tirare i capelli e a graffiarla sul collo”. Un’aggressione durata “circa 4 minuti” con “la paziente che rimane aggrappata ai capelli dell’infermiera. Intervengono due guardie giurate e un operatore sanitario del 118 in soccorso della collega aggredita e, dopo 4 minuti di aggressione fisica, la paziente allenta la presa nei confronti dell’infermiera”.

“I colleghi di PS procedono a completare il triage e ad inviare la paziente in PS ostetrico, vengono allertate le forze dell’ordine che giungono sul posto e raccolgono informazioni sull’accaduto. La collega, vittima di una vile e insensata aggressione, viene refertata in PS con un giorno di prognosi per infortunio sul lavoro” prosegue la nota.

Adesso “avrà 90 giorni di tempo per sporgere denuncia contro questa tizia che non può essere definita una bestia poiché si offenderebbero gli animali. Questi soggetti sono degli incivili e si macchiano di atti criminali a danno dell’intera collettività”.

Redazione

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