la-ricerca-inversa-per-immagini:-gli-strumenti

La ricerca inversa per immagini: gli strumenti

di Camilla Vagnozzi

L’espressione “ricerca inversa per immagini” ritorna spesso quando si parla di fact-checking o debunking. Si tratta di un processo che permette di trovare online immagini simili o uguali rispetto al contenuto di partenza, scoprendo se uno scatto è già stato caricato in Rete, utilizzato e quando. 

Internet fornisce diversi strumenti che, gratuitamente, permettono agli utenti di verificare l’origine di un’immagine. La vastità degli strumenti offerti consente di scegliere di utilizzare quello più adatto per raggiungere lo scopo. Vediamo qualche esempio.

Che cosa offre Google Lens
Google Lens, di proprietà di Google, è un’applicazione particolarmente utile se utilizzata dal proprio telefono cellulare: è infatti sufficiente inquadrare il contenuto che si vuole verificare per ottenere informazioni a riguardo. 

Quando, ad esempio, si vuole scoprire di più su una fotografia incontrata sui social network, sarà sufficiente utilizzare Google Lens per inquadrarla e scattare una foto. Al posto dello scatto Google farà partire una ricerca che darà informazioni su quel contenuto.

Se un utente si imbattesse in una grafica che promuove una puntata di Veramente, il nostro podcast, e non la riconoscesse, potrebbe procedere con la verifica dell’immagine. 

Inquadrando con Google Lens la grafica incontrata su Facebook, scoprirebbe che l’episodio in cui si è imbattuto ha a che fare con il vino, dal momento che Google riconosce la presenza di un calice nell’immagine. 


Ricerca inversa per immagini con Google Lens

Ma non solo: selezionando il testo presente nella grafica, Lens ne riconosce il contenuto e restituisce all’utente anche il link per ascoltare l’episodio, risalendo al sito web in cui è possibile trovarlo.


Ricerca inversa per immagini con Google Lens

Perché scegliere Bing
Come raccontato nell’ultimo episodio della rubrica Verificare le notizie, Bing è un motore di ricerca di proprietà di Microsoft che, tra le altre cose, permette anche di caricare immagini e fare una ricerca inversa. 

Quando si tratta di fotografie, la ricerca e le risposte fornite da Bing tendono a identificare tutti gli elementi interni alle immagini. Se, ad esempio, nello scatto che si sta verificando c’è sia una confezione di biscotti che una bottiglia di latte, Bing cercherà online entrambi gli elementi.

Una ricerca di questo tipo è utile quando i particolari di uno scatto sono ben visibili, ma la loro origine è oscura agli occhi dell’utente. Ricevere delle informazioni dettagliate su anche uno solo di questi elementi potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere meglio il contesto della fotografia.

Quando utilizzare Yandex
Yandex è un motore di ricerca russo e in passato si è rivelato spesso utile per la verifica dei contenuti provenienti dall’est Europa. Al di là di questa precisazione geografica, Yandex è anche particolarmente efficace se si vogliono verificare volti o luoghi. 

Inoltre, tra le funzioni di maggior interesse, c’è la possibilità di collezionare i risultati di una stessa immagine in dimensioni e formati diversi, così da poter ricostruire con maggiore semplicità la sua circolazione su diverse piattaforme.

Cronologia a portata di click con TinEye
Infine parliamo di TinEye, strumento utile soprattutto quando si vuole scoprire in quali e quanti modi una stessa immagine è stata utilizzata. Se si vogliono ricercare loghi digitali o avatar di utenti, TinEye è il sistema più adatto. 

Particolarmente preziosa è la funzione che permette di scegliere di visionare i risultati in ordine cronologico, perché consente di trovare elementi importanti su quando un’immagine potrebbe essere apparsa online per la prima volta.

Home page TinEye

Anche in questo caso, come in quelli precedenti, la ricerca è molto semplice: TinEye permette di caricare un contenuto o di riportarne l’Url. Sarà poi sufficiente cliccare sulla lente per far partire la propria ricerca.

In conclusione
L’espressione “ricerca inversa per immagini” potrebbe, a primo impatto, sembrare una cosa molto complicata e destinata ai soli esperti: in realtà, non è così. Con un po’ di pratica, allenando la propria attenzione ai dettagli e sperimentando i diversi strumenti offerti da Internet, tutti gli utenti possono fare pratica e verificare velocemente delle immagini. 

Le immagini che si incontrano online possono essere tra loro molto diverse, così come vari sono i casi di disinformazione veicolati: proprio per questo è importante familiarizzare con quanti più strumenti di ricerca possibile, così da sapere quale utilizzare al momento del bisogno.

C’è un argomento che vorresti vedere trattato riguardo la verifica delle informazioni? Contattaci via WhatsApp cliccando qui o via email all’indirizzo segnalazioni@facta.news per farci sapere quale tema ti piacerebbe trovare nella rubrica settimanale “Verificare le notizie”!

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *