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Le 12 pizzerie da provare a Milano nel 2023 secondo Agrodolce – Agrodolce

Qual è la pizza tonda migliore di Milano? La domanda è semplice, la risposta un po’ meno perché a Milano le buone pizzerie non sono poche. E, soprattutto, perché ogni pizzaiolo ha un suo stile ben definito. Allo stesso modo ogni milanese ha la sua tipologia di pizza preferita: c’è chi non cambierebbe mai una napoletana classica, chi vira sulla napoletana contemporanea che oggi va per la maggiore e chi ama la pizza sottile romana. 

Un altro elemento di fondamentale importanza è quello degli impasti: farina, lievito utilizzato e durata della lievitazione fanno la differenza. Così come i topping per i quali è la qualità e la stagionalità degli ingredienti a fare da discriminante. E in un panorama competitivo come quello milanese, dove molti affermati pizzaioli sono arrivati per mettere radici e molti altri desiderano approdare, sono i particolari a orientare la scelta. Noi di Agrodolce abbiamo scelto 12 pizzerie che vale la pena di provare.

Dry Milano

Pizza e focaccia contemporanea d’ispirazione napoletana con impasti a lunga lievitazione servita anche in abbinamento con i cocktail. Dry è il locale modaiolo perfetto per chi desidera un’ottima pizza in un clima da movida

Lievità

A caratterizzare la pizza di Lievità è l’impasto fatto con farina semintegrale di tipo 1 macinata a pietra. La pizza d’ispirazione napoletana è realizzata con impasto indiretto ed è ben digeribile. Il topping con prodotti freschi e stagionali. La qualità è costante in ognuno dei 6 locali.

Berberè

La pizza di Berberè è difficile da incasellare in una tipologia classica. Preparata con lievito madre e farine semintegrali biologiche, è morbida e sottile ma dal bordo croccante che, volendo, si può intingere in una delle salse proposte. Gli ingredienti del topping sono quasi tutti bio. Grande attenzione anche nella scelta delle bevande. 

Da Zero

Non solo pizza cilentana tradizionale con sugo cilentano, cacioricotta di capra e basilico. Alla pizzeria Da Zero si può spaziare dalle pizze classiche a quelle del cuore (dell’insegna). Non manca una sezione novità con le pizze di stagione. La pizza è morbida, il bordo medio, la farcitura abbondante. 

Denis

Definita pizza di montagna, quella del bellunese Denis Lovatel non è la solita pizza: è sottile, croccante e saporita. Dai monti di casa sua fa arrivare la mozzarella d’alpeggio, il mix di erbe con cui spolvera l’impasto e pure l’acqua. Da provare almeno una volta. 

Vurrìa

È il gel di aloe nell’impasto a rendere unica la pizza di Vurrìa. Stile napoletano, cornicione alto, leggera e digeribile proprio per l’aloe che c’è, ma non si sente. Si può mangiare nei due locali di Isola e di Moscova.

Crosta

Le pizze tonde sono in carta solo la sera in questo panificio-pizzeria con piccola cucina. Gli impasti sono di farina di grano tenero marchigiano tipo 0 e tipo 2 e di farina integrale di grani duri antichi siciliani con lievito di birra. Oltre le tradizionali e le classiche, la proposta si amplia alle pizze solo pasta sulle quali gli ingredienti sono adagiati e ad alcune contemporanee. Due le salse che si possono ordinare per intingere le croste della pizza. 

Nàpiz’

Pizza napoletana senza cornicione evidente, impasto leggero grazie alle lunghe lievitazioni, topping che non si discostano troppo dalla tradizione. Quella di Nàpiz‘, con Pasquale Pometto al forno, è una pizza che piace e che non fa concessioni alle mode. L’ambiente è colorato e divertente, l’unica pecca i tavoli troppo vicini tra loro. 

Marghe

Con due locali, Marghe è la prima insegna di Ilaria Puddu e soci che comprende anche Pizzium, Giolina e Crocca. La pizza è napoletana, la farina di tipo 1, la lievitazione di 48 ore. Gli ingredienti principali dei topping sono salsa di pomodori San Marzano Dop e fior di latte. 14 le pizze in carta, qualche sfizio, 2 insalate e 3 dolci. 

Gino Sorbillo Lievito Madre

In due locali della galassia milanese del pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo, la cultura della pizza tonda rimane centrale nell’offerta. Si tratta di Gino Sorbillo Lievito Madre al Duomo, il primo ad aprire i battenti nel 2014, con il fratello di via Borsieri. La pizza è la napoletana della tradizione che Sorbillo ha esportato nel mondo, la mozzarella di bufala è Dop, il pomodoro è di agricoltura biologica. Oltre le pizze, in carta ci sono antipasti, 4 primi e 4 insalate. I prezzi sono milanesi. 

Papilla Milano 

Quella di Papilla Milano è una buona pizza di stampo napoletano, con un cornicione non gommoso e ingredienti di buon livello. La carta è variegata e chi vuole può optare per la pizza fritta. L’ambiente elegante ricorda più un ristorante che una pizzeria.

Biga Milano

Un nome che dice (quasi) tutto. La biga è la protagonista della pizza di Simone Nicolosi. La proposta di Biga Milano non si limita alla pizza classica e contemporanea, in carta ce ne sono alcune al padellino e tra gli special ci sono anche pizze vegan.

La mappa delle pizzerie

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