di Camilla Vagnozzi
Quando ci si imbatte in una notizia è buona abitudine domandarsi perché è stata condivisa e come è arrivata fino a noi. Per quanto in alcuni casi le notizie possano solo essere informative, in altri invece succede che vi siano interessi più o meno espliciti che ne promuovono la circolazione.
Interessi particolari possono influire anche su come una stessa notizia viene presentata. Se ad esempio una vicenda politica viene comunicata dall’agenzia di stampa Ansa è ragionevole pensare che si tratti di un servizio informativo che vuole generalmente mettere al corrente cittadini ed elettori su una data questione. Se però la stessa notizia viene riportata dalla maggioranza o dall’opposizione è facile rendersi conto di quanto il tono possa cambiare, perché diversi sono gli interessi delle parti che la veicolano.
In linea generale, quando si approccia una notizia bisogna sempre aver chiaro da quale fonte proviene e porsi alcune domande utili a orientarsi meglio nell’informazione. Anche per evitare i casi di disinformazione.
L’origine
Chi ha dato la notizia ha assistito dal vivo all’evento? Si tratta di un testimone oculare o di un passaparola? Possiamo contattare la fonte? In caso di dubbi, queste sono tra le prime domande da porsi.
Se si riesce a dare risposta affermativa al terzo quesito, si ha raggiunto un ottimo risultato: parlare con chi ha dato la notizia chiarisce gran parte delle informazioni fino a quel momento ottenute e permette di raccoglierne di nuove.
La motivazione
In qualsiasi caso, è poi importante fare qualche ricerca su chi sta diffondendo la notizia, così da capire se si tratta di una fonte affidabile e imparziale o se, al contrario, è un utente, una testata o una pagina social chiaramente schierata a supporto di determinate ideologie. Nel secondo caso, non c’è nulla di male, ma è importante che l’utente ne sia a conoscenza per valutare correttamente le informazioni che sta ricevendo.
Si può ad esempio ipotizzare che un attivista di un gruppo ambientalista sarà più propenso a condividere contenuti di critica all’inquinamento ambientale di quanto, magari, non farebbe un dipendente di una grande azienda petrolifera. Così come è possibile che una notizia pubblicata da una pagina social contro l’aborto sia a supporto di questa ideologia, piuttosto che contraria.
Se l’origine di una notizia è una pagina o un gruppo, come spesso accade sui social network, le domande devono concentrarsi tanto sugli amministratori (coloro che gestiscono i contenuti che vengono pubblicati) quanto sulle notizie veicolate e sui siti Internet su cui vengono diffuse. Si tratta di una pagina particolarmente attiva online? Organizzano eventi anche offline? La pagina o il gruppo sono collegati a qualche sito web di informazione o di altro tipo? Cercare la risposta a queste domande aiuta a capire perché viene data una notizia.
Contenuti di estrema destra in Europa: una scelta voluta
Nel 2018 un’indagine del New York Times aveva dimostrato che il sito sloveno Nova24, responsabile di aver veicolato diverse notizie false e cospirazioni, oltre che contenuti xenofobi e di estrema destra, era finanziato da uomini d’affari vicini al politico ungherese Viktor Orbán. L’intento era quello di diffondere argomenti a supporto delle tesi politiche di estrema destra in Europa, così da cercare di influenzare le opinioni dei cittadini a cui queste informazioni sarebbero arrivate.
In questo caso, dunque, interrogandosi sul perché una notizia è arrivata agli utenti si è riusciti a risalire alle fonti originarie che non potevano in alcun modo considerarsi indipendenti. Al contrario, indagini giornalistiche hanno dimostrato un collegamento tra una figura politica particolarmente schierata e un sito Internet impegnato a veicolarne le ideologie, anche al di fuori del Paese.
In conclusione
Quando ci si imbatte in una notizia, qualunque sia il medium da cui proviene, è importante domandarsi perché è arrivata fino a noi, da chi è stata data o condivisa.
Risalire alla sua origine non solo permette di identificare la fonte, ma anche di chiarire le motivazioni che hanno portato alla nascita di un’informazione.
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