L’infarinata è un comfort food ideale da preparare durante i mesi più freddi dell’anno. Tipica della Garfagnana, una valle in provincia di Lucca tra le Alpi Apuane e gli Appennini, questa ricetta deriva da quel saper fare di una volta che, con poco, creava dei piatti deliziosi. Un tempo, l’infarinata era molto comune anche per il suo alto valore calorico e per il fatto che, se avanzava, poteva essere fritta (in quel caso veniva chiamata pitonca) e diventava così ancora più buona. Preparata con il brodo di risulta del biroldo, un salume realizzato con sanguinacci e la testa del maiale, oggi si realizza in una versione più leggera ma non per questa meno saporita.
Ingredienti per 4 persone
Preparazione Infarinata
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Tritate la cipolla, il sedano, le carote e il lardo con l’aiuto di un mixer. Poi, in una pentola capiente, mettete a scaldare l’olio extravergine di oliva, aggiungete l’aglio e il trito di odori e lardo e fate soffriggere.
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Unite anche il cavolo nero pulito e tagliato grossolanamente, scartando le parti più dure, e fate cuocere per 2/3 minuti.
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Aggiungete le patate pelate e fatte a dadini, mescolate e lasciate insaporire 2 minuti.
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Infine, unite i fagioli metà passati e metà interi, coprite di acqua e mescolate bene. Lasciate prendere il bollore poi versate la farina di mais mescolando bene, in modo da evitare la formazione di grumi. Regolate di sale cuocete almeno 40 minuti aggiungendo acqua, se necessario.
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La consistenza finale dovrà essere abbastanza densa. Per servire condite con una spolverizzata di pepe e un giro d’olio.
Esistono delle varianti dell’infarinata?
Per una variante vegetariana e vegana, potete omettere l’uso del lardo.
Variante Infarinata
Ecco altre idee per utilizzare i fagioli, non solo borlotti, nelle vostre ricette:
