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Riforma Orientamento, come cambia certificazione competenze. Sarà ogni anno nella secondaria di secondo grado

La riforma dell’Orientamento, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNNR), porterà delle novità anche riguardo alla certificazione delle competenze. Vediamo quali.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il DM n. 328/2022, ha adottato le Linee guida per l’orientamento, poste in essere per dare attuazione alla riforma dell’orientamento delineata nel PNNR.  Le finalità della riforma sono le seguenti:

  • rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione per una scelta consapevole e ponderata (della scuola secondaria di II grado), tale da valorizzare le potenzialità e i talenti degli studenti;
  • contribuire alla riduzione della dispersione scolastica;
  • favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria.

Quanto alle attività da svolgere per conseguire gli obiettivi sopra riportati, nelle Linee guida si sottolinea che le medesime vanno organizzate superando la sola dimensione trasmissiva delle conoscenze, valorizzando la didattica laboratoriale, nonché ricorrendo a tempi e spazi flessibili e alle opportunità offerte dall’autonomia scolastica.

Certificazione delle competenze

Come detto all’inizio, la riforma dell’orientamento apporta delle novità anche in merito alla certificazione delle competenze, intese quale strumento per l’orientamento. 

In sostanza, si riconosce l’importanza della certificazione delle competenze non solo per l’orientamento ma anche per il riorientamento.

Certificazione ante riforma (ordinamento vigente)

Ai sensi delle vigenti disposizioni normative:

1. la certificazione delle competenze è rilasciata al termine:

  • della classe quinta nella scuola primaria;
  • della classe terza della scuola secondaria di primo grado;
  • dell’obbligo di istruzione (ai sensi del DM 139/2007, l’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni; la certificazione relativa all’adempimento dell’obbligo di istruzione è rilasciata a domanda, mentre per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età è rilasciata d’ufficio).

2. al diploma, conseguito a seguito del superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, è allegato il curriculum dello studente.

Certificazione post riforma

Con la riforma dell’orientamento cambierà la tempistica relativa al rilascio della certificazione delle competenze nella scuola secondaria di secondo grado. Infatti, come leggiamo nelle Line guida, a partire dall’anno scolastico 2023/24 sarà previsto, a richiesta, il graduale rilascio, da parte delle scuole, della certificazione delle competenze anche al termine di ciascuna annualità del secondo ciclo di istruzione. 

Dunque, dal prossimo anno scolastico, sarà possibile richiedere ed ottenere la certificazione delle competenze al termine di ogni anno di scuola secondaria di secondo grado.

Il rilascio annuale della certificazione delle competenze è stato previsto al fine di:

  • assicurare i passaggi fra i percorsi di studio del sistema nazionale di istruzione e i percorsi dell’istruzione e formazione professionale (leFP) regionali o l’apprendistato formativo;
  • attivare interventi di riorientamento.

Quanto al secondo punto sopra riportato, nelle Linee guida si evidenzia l’importanza della certificazione delle competenze nelle annualità del biennio (primo e secondo anno di scuola secondaria di II grado), per favorire il riorientamento e il successo formativo. In che modo? Consentendo agli studenti (dei primi due anni) il passaggio ad altro percorso, indirizzo, articolazione, opzione di scuola secondaria di secondo grado in maniera più flessibile, passaggio da effettuare proprio sulla base della certificazione rilasciata. Così, si legge ancora nelle Linee guida, si riconosce la possibilità che la scelta della scuola secondaria di secondo grado, effettuata durante il terzo anno della secondaria di primo grado, possa essere rivista.

Ai fini suddetti, scrive il Ministero, saranno raccordati i molteplici modelli di certificazione oggi in uso, in relazione alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. 

Riforma Orientamento, 30 ore per ogni anno scolastico. Arriva il docente tutor. Ecco le linee guida e il decreto Ministeriale [PDF]

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