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Una nuova organizzazione per l

(ANSA) – PERUGIA, 27 MAR – Al via il nuovo modello organizzativo per l’Unità spinale unipolare dell’Azienda ospedaliera di Perugia, la struttura deputata ad accogliere e trattare pazienti con diagnosi di lesione midollare traumatica e non. E’ stato infatti siglato un accordo con la Federazione di associazioni italiane per le persone con lesione al midollo spinale.
    L’intesa è stata quindi illustrata alla presenza di Giuseppe De Filippis, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Vincenzo Falabella, presidente nazionale Faip, e Paola Fioroni, vice presidente dell’Assemblea legislativa e presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità.
    Il progetto prevede quelle che sono state definite “importanti innovazioni organizzative” e ha come finalità il potenziamento della struttura, l’incremento di organico, la formazione e la ricerca. Al nucleo centrale degli attuali quattro medici in organico, si aggiungeranno un urologo e un neurologo he faranno parte dell’équipe multidisciplinare dell’Unità spinale per la presa in carico dei pazienti ricoverati e ambulatoriali.
    L’obiettivo è di sviluppare e applicare competenze professionali per dare risposte omogenee, in un approccio multiprofessionale, alla complessità della domanda di salute dei pazienti.
    Un’altra novità riguarda l’accesso fisso dello specialista pneumologo, l’implementazione di ambulatori specialistici e l’integrazione dell’Unità Spinale nella rete formativa con l’inserimento di medici specializzandi in Neurologia e urologia che potranno così acquisire competenze teoriche e pratiche sul paziente con lesione midollare. “Il nostro obiettivo – ha spiegato De Filippis – è di investire nell’Unità spinale con il mantenimento e il consolidamento dei posti letto e con un nuovo approccio organizzativo sperimentale che prevede l’integrazione di un neurologo, di un urologo, di uno pneumologo e di un fisiatra all’equipe della Struttura, oltre all’apporto fondamentale delle Associazioni di pazienti, elemento cardine del progetto grazie alla partnership con la Faip. Aumenteremo le attività di ricerca e di formazione e monitoreremo l’andamento del nuovo modello con dei precisi indicatori condivisi da Faip”. “Un nuovo modello per dare rispose sanitarie alle oltre 480 persone che vivono in questa regione con una lesione al midollo spinale – ha sottolineato Vincenzo Falabella – e che parte da quelli che sono i principi generali: una unità spinale al centro di una molteplicità di servizi e che va certamente a rispondere a quello che è previsto dal Pnrr dove vi è una riforma complessiva sia del nostro sistema sanitario sia del nostro sistema sociosanitario affinché i nostri territoti possano rispondere sempre più ai bisogni specifici di ogni singolo cittadino”. “È importante costituire una rete regionale dove l’Unità spinale unipolare sia punto di riferimento insieme alla territorialità per la presa in carico dei pazienti – ha detto Paola Fioroni -. La nostra sfida è garantire sempre più un progetto globale ed integrato che garantisca i diritti delle persone con disabilità”.

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