Cosa bisogna mangiare durante l’allattamento? Ci sono dei cibi da evitare? Domande che accomunano, giustamente, tutte le donne in dolce attesa e le neo mamme. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda l’allattamento al seno – e in maniera esclusiva – fino al sesto mese dalla nascita del bambino. Non tutte hanno la possibilità di farlo, questo bisogna tenerlo presente. Ma escludendo particolari impedimenti, è bene seguire il consiglio.
Allattare un neonato al seno significa assicurargli una serie di benefici in termini di salute e di crescita, a patto che il latte materno soddisfi tutti i fabbisogni; contenga, cioè, sia i macro che i micronutrienti necessari. Il latte assorbe ciò che la madre mangia nell’arco della giornata, senza eccezioni. Ecco perché l’alimentazione della madre stessa è determinante.
Gli alimenti da prediligere
La buona notizia è che non occorre seguire una dieta specifica durante l’allattamento. È fondamentale invece che il regime alimentare sia vario e bilanciato, ricco di proteine, vitamine, sali minerali e fibre. Nei primi sei mesi è anche necessario un maggior apporto energetico, che si traduce in un incremento di 330-350 calorie al giorno.
Regolare dovrebbe essere il consumo di pesce (anche preziosa fonte di acidi grassi Omega 3), carni bianche, uova, legumi, latticini preferibilmente freschi e magri. Naturalmente, un ruolo importante spetta anche alla frutta e alle verdure fresche: due porzioni al giorno sono l’ideale. Si dovrebbe aggiungere, senza eccedere, la frutta secca.
Per quanto riguarda i carboidrati, meglio preferire quelli complessi a quelli semplici, perché a più lento assorbimento. Via libera quindi a pasta, pane, patate, riso. Ben vengano anche i prodotti integrali, che aiutano a contrastare la stipsi (frequente durante l’allattamento) e sono ricchi di sostanze benefiche.
Quanti pasti al giorno?
Vale per tutti, ma in primis per le mamme che allattano: mai saltare i pasti. Anzi, gli esperti raccomandano di mangiare 5 volte al giorno. Una buona colazione, uno spuntino a metà mattina, un pranzo completo, la merenda pomeridiana e la cena dovrebbero quindi essere appuntamenti fissi. Un’omogenea distribuzione dei nutrienti durante la giornata permette all’organismo di produrre le giuste quantità di latte materno.
Gli alimenti da evitare
Non ci sono divieti assoluti in fatto di cibo, ma sarebbe bene evitare (o perlomeno limitare il più possibile) la cioccolata, il caffè e il tè: il loro effetto eccitante potrebbe ripercuotersi sul bambino e disturbarne il sonno.
Si raccomanda estrema moderazione anche in riferimento agli insaccati, contenenti grassi saturi, e tutti i cibi ricchi di zuccheri. Insieme ai cibi piccanti e ai crostacei, potrebbero anche causare coliche al neonato.
Ci sono altri alimenti del tutto innocui, anzi salutari, che però alterano il sapore del latte: per esempio l’aglio, la cipolla, gli asparagi, il cavolfiore. Questo non significa che bisogna rinunciare durante l’allattamento, ma che è meglio cominciare con dosi minime. In questo modo si potrà verificare la reazione del bambino, scoprendo se si abitua o se invece tende a rifiutare il latte.
Conclusione
L’allattamento, come la gravidanza, è un periodo molto importante sia nella vita del bambino che della madre. E come durante la gestazione ci sono alimenti consigliati e alimenti sconsigliati da consumare: meglio evitare cibi che possono agitare il bambino, ad esempio, o che possono dare al latte un sapore particolare. Molto importante, invece, è seguire una dieta bilanciata, per passare al lattante tutti i nutrimenti di cui ha bisogno.