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Omicidio Francesco Pio Maimone, fermato 20enne figlio di camorrista ucciso: si era rifugiato a Ponticelli – Il Riformista

A Pianura striscione e fumogeni per Kekko: “Vive per sempre”

Ciro Cuozzo — 21 Marzo 2023

Omicidio Francesco Pio Maimone, fermato 20enne figlio di camorrista ucciso: si era rifugiato a Ponticelli

Si era rifugiato a casa di alcuni conoscenti Francesco Pio Valda, il 20enne sottoposto a fermo di indiziato di delitto, con l’accusa di omicidio aggravato dalle modalità mafiose, del 18enne di Pianura Francesco Pio Maimone, ucciso domenica notte, poco dopo le 2.30, in via Caracciolo, nei pressi degli Chalet di Mergellina, al termine di una banale lite tra gruppi di Napoli est (una bevanda cha avrebbe sporcato le scarpe del pistolero) ai quali Maimone non apparteneva.

Una misura emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli al termine delle indagini condotto della Squadra Mobile di Napoli. Valda, che si chiama proprio come la vittima, è residente nel quartiere Barra, ha precedenti di polizia ed è il figlio di Ciro, un affiliato al clan Cuccaro, deceduto in un agguato di camorra il 23 gennaio 2013. Nel corso dell’interrogatorio avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee.

Il giovane, come anticipato in mattinata dal Riformista, dopo essersi reso irreperibile nella giornata di ieri, è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e dai poliziotti del commissariato San Giovanni presso un’abitazione di alcuni conoscenti nel quartiere Ponticelli. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato che nei pressi di uno chalet sito in via Caracciolo si sono affrontati due gruppi di giovani a seguito di una lite per futili motivi.

L’indagato che ha partecipato alla lite, nell’allontanarsi dal luogo, avrebbe estratto una pistola esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco, alcuni in aria e uno ad altezza d’uomo che ha ferito mortalmente il 18enne Francesco Pio Maimone, risultato totalmente estraneo alla vicenda.

Maimone è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale dei Pellegrini dove era stato accompagnato dagli amici a bordo di una Fiat Panda scortata dalla polizia. Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Intanto a Pianura, nella zona delle Case Gialle dove viveva il 18enne, amici e familiari hanno esposto uno striscione (“Kekko vive per sempre”) e acceso alcuni fumogeni per ricordare il 18enne i cui funerali verranno celebrati nei prossimi giorni dopo l’autopsia in programma al Secondo Policlinico di Napoli. La chiesa dovrebbe essere la parrocchia della San Lorenzo Martire, ma non ci sono ancora conferme ufficiali.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall’ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.

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