Gli strozzapreti alle canocchie sono un piatto semplice e gustoso. Gli strozzapreti fanno parte della tradizione culinaria romagnola ma, anche se con nomi diversi, sono ormai diffusi in molte regioni. Con questa ricetta noi vi suggeriamo di assaporare gli strozzapreti con un sugo a base di canocchie. Se però non le amate andrà benissimo anche un semplice ragù di pesce misto.
Ingredienti per 4 persone
Preparazione Strozzapreti alle canocchie
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Sciacquate tutte le canocchie ma alcune lasciatele intere e mettetele da parte, altre invece apritele ed estraetene la polpa. Per farlo in modo semplice, potete tagliare le canocchie lungo i bordi con un paio di forbici oppure immergerle per qualche secondo in acqua bollente. Poi tritate finemente mezza cipolla e fatela imbiondire in una casseruola con dell’olio e del peperoncino.
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A questo punto, unite la polpa delle canocchie a pezzetti e le canocchie intere e poi sfumate con il vino bianco. Lasciate insaporire bene per qualche minuto.
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Aggiungete la polpa di pomodoro e fate addensare il sugo. Regolate di sale e aggiungete del prezzemolo tritato. Infine, fate cuocere gli strozzapreti in abbondante acqua salata, scolateli e fateli mantecare nel sugo di canocchie.
Perché si chiamano strozzapreti?
Le teorie sull’origine del nome sono tante. Se alcuni pensano che si riferisca alla proverbiale voracità dei preti che, di questo speciale piatto, ne mangiavano in abbondanza, altri raccontano invece che, siccome i preti erano soliti sequestrare le uova alle famiglie di campagna, le donne furono costrette a inventare questo particolare formato fatto solo di acqua e farina.
Quanto durano le canocchie in frigo?
Le canocchie già pulite si conservano in frigorifero, avvolte nella pellicola trasparente, per 1 giorno al massimo. Potete anche decidere di congelarle ma per 2-3 mesi al massimo e poi vanno consumate.
Variante Strozzapreti alle canocchie
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